Occuparsi di una vera cultura per le pari opportunità.
Abbattere gli stereotipi e gli schemi che creano disparità.
Cultura del rispetto e dei diritti umani.

 

Impronte Femminili prima che una rassegna di arte, cultura e narrativa per le Pari Opportunità e i Diritti Umani è un esperimento riuscito di dialogo tra linguaggi e territori, oltre che di collaborazione tra donne.

L’idea di coinvolgerne ogni anno tantissime, mettendole in dialogo tra loro sui temi, quali protagoniste dei numerosi e diversificati appuntamenti in Provincia, è stata una sfida notevole; uno sforzo organizzativo e concettuale capace, sin dai primi passi, di tracciare un percorso virtuoso che in modo quasi spontaneo ha prodotto gratificanti, nonché interessanti risultati in termini di offerta culturale, qualità dell’approfondimento e pubblico coinvolto. Appuntamenti eterogenei per le modalità d’incontro e per la proposta, hanno avuto l’obbiettivo strategico e primario di diffondere in modo mirato, capillare e partecipato la cultura del rispetto e dei diritti umani in senso lato, nel territorio della Valle del Metauro con Fano Comune capofila ma soprattutto di occuparsi di una vera cultura per le pari opportunità intesa nella sua originale accezione: cioè nel principio giuridico, quale condizione di assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione, convinzioni personali, razza ed origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico.

Nata nel 2018 in seno all’elaborazione della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche in dialogo con otto Comuni (Fano, San Costanzo, Mondavio, Fossombrone, Fermignano, Urbania, Urbino, Borgo Pace) e moltissime realtà territoriali quali associazioni, enti pubblici e collettivi, la rassegna giunta alla sua 5° edizione è tutt’oggi condotta e organizzata dal Comune di Fano e conta il coinvolgimento attivo di 15 Comuni (Borgo Pace, Cagli, Fano, Fermignano, Fratte Rosa, Mondavio, Monte Porzio, Pergola, San Costanzo, San Lorenzo in Campo, Terre Roveresche, Fossombrone, Urbania, Urbino) oltre ai numerosi altri soggetti attivi e istituzioni.

Impronte Femminili ha prodotto e continua a produrre importanti momenti di condivisione, approfondimento e dialogo, restituendo il profilo di un territorio eterogeneo non sempre preparato al dibattito su pratiche e temi della cultura delle pari opportunità, sintomo questo di una comunità che ha bisogno di un lavoro svolto non solo dal tessuto associativo locale, molto attivo e propositivo ma anche dalle Istituzioni.

Impronte Femminili si definisce in un format molto eterogeneo che attraverso la differenziazione dei linguaggi persegue l’obiettivo di raggiungere una platea quanto più ampia: si susseguono presentazioni di libri con autrici di spessore, tavole rotonde, mostre, spettacoli teatrali che sperimentano sia la ricerca del soggetto che del luogo nel quale si collocano, conferenze di settore, laboratori per i più piccoli, cineforum, momenti musicali come anche incontri più informali nei quali difronte ad un aperitivo ci si trova insieme a confrontarsi con sanitari o esperti su questioni legate alla medicina di genere.

Arrivare a tutte e tutti: bambine e bambini, adolescenti, adulti dalla formazione culturale ed ideologica quanto più differenti, è l’impegno costante, parlando alla casalinga curiosa come al pensionato con consolidate visioni del mondo, per diffondere in modo trasversale la cultura del rispetto, i principi di parità di genere e la passione per i diritti umani.

Non va trascurato quello che è un grande sforzo di “democratizzazione” andando a creare momenti di approfondimento anche in Comuni più piccoli e delle aree interne che altrimenti faticherebbero ad organizzarsi in modo autonomo sull’argomento. Ospiti di rilievo nazionale ed internazionale e protagoniste/rivelazioni del territorio impegnate verso gli stessi obiettivi: abbattere gli stereotipi e gli schemi che creano disparità per minare alla base la cultura della prevaricazione e proporre nuovi schemi fondati sulla cultura del rispetto, della pluralità e la libertà di essere ciò che si é. 

Un cammino avvincente quello dei diritti che ha origini lontane e che molto lontano ancora deve portarci, un cammino che merita di essere percorso insieme e con pienezza.